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Studi empirici e metodologia

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Data la disponibilitā solo recente di corpora paralleli in formato elettronico, i primi studi empirici basati su di essi datano solo dalla seconda metā degli anni '90 (cfr. in particolare in saggi contenuti nei volumi Corpora and Cross-Linguistic Research, Johansson e Oksefjiell 1998, e The Corpus-Based Approach, Laviosa 1998a). Tali studi esemplificano due tipi di approcci principali. Il primo interessato principalmente agli aspetti contrastivi della lingua, mette a confronto le caratteristiche linguistiche dei testi paralleli (lessico/sintassi ecc.) per ricavare delle norme di equivalenza a fini lessicologici o di stilistica contrastiva. Gli studi di traduzione pongono invece al centro dello studio i testi tradotti, visti rispettivamente in rapporto ai testi originali (corpus parallelo, norme di relazione) e/o in rapporto a un corpus di testi originariamente scritti nella lingua della traduzione (corpus comparabile monolingue, norme di aspettativa). L'oggetto di analisi č la lingua dei testi tradotti, in una sola o entrambe le lingue rappresentate nel caso di corpora reciproci, non il rapporto tra le due lingue.[1]

 



[1] Secondo Kenny (1998: 516), che utilizza un corpus parallelo principalmente per lo studio di collocazioni tradotte, la differenza tra un approccio traduttologico e uno ispirato alla linguistica contrastiva consiste nel fatto che mentre per la traduttologia sono importanti le collocazioni che sono marcate nel testo di partenza dal punto di vista della lingua di partenza, per la linguistica contrastiva sono interessanti le collocazioni nei testi tradotti che sono marcate dal punto di vista della lingua di partenza. Partendo dalla prospettiva del testo di partenza, Kenny (1998) individua due momenti successivi di analisi contrastiva nello studio delle collocazioni, una prima fase monolingue e una seconda fase bilingue. Il primo momento consiste nel verificare un "profilo" di determinati elementi testuali nel testo originale, sulla base di un raffronto con un corpus comparabile monolingue di testi originali. Un secondo momento consiste nel verificare il "profilo" dei corrispondenti elementi testuali nella traduzione, sulla base di un raffronto con un corpus comparabile monolingue di testi originali nella lingua di arrivo.