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The Ground Beneath Her Feet

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L'ultimo romanzo di Rushdie è la storia di due rockstar immaginarie, Vina Apsara e Ormus Cama, narrata dal confidente (e amante) della prima, nonché amico d'infanzia del secondo, il fotografo indiano Rai. La storia prende avvio dalla morte di Vina in un terremoto in Messico, ma il narratore prosegue ritornando con la memoria nel 1937 a Bombay. In quell'anno nasce Ormus Cama, figlio dell'avvocato farsi[1] Sir Darius Xerses Cama e Lady Spenta Cama (il titolo nobiliare dei genitori di Ormus scomparirà quando si verrà a sapere che l'anglofilo Darius non ha mai in realtà conseguito la laurea in Inghilterra). Prima di Ormus la coppia ha avuto due gemelli, Cyrus e Ardaviraf, e anche Ormus è messo al mondo assieme a un gemello nato morto, Gayomart. Un giorno l'adolescente Ormus incontra Vina, di alcuni anni più giovane di lui, e tra i due inizia una storia d'amore che viene nel romanzo elaborata sul modello del mito di Orfeo e Euridice. Vina è nata negli Stati Uniti, figlia di immigrati (ha origini indiane) e, rimasta orfana di madre dopo che questa ha ucciso gli altri suoi figli e si è suicidata, è stata inviata dal padre, che da tempo ha scoperto la propria omosessualità e convive con un amante, presso dei parenti indiani. Si tratta della famiglia di Philoo Doodwala, lontano parente di Rai, un arricchito che mette in piedi una colossale truffa ai danni dello stato indiano. Scacciata da Philoo, Vina viene accolta dalla famiglia di Rai, e vive gli anni dell'adolescenza a Bombay con Ormus, il quale inizia la propria carriera di cantante (scrivendo canzoni rese famose da altri in Occidente e suggeritegli dal gemello dall'oltretomba). I due non consumano carnalmente il loro amore fino al compimento della maggiore età da parte di Vina. Immediatamente dopo, però, inizia una serie di catastrofi che culmineranno con la morte di Vina il 14 febbraio del 1989 (data dell'emissione della fatwa contro l'autore). La casa dei Cama va a fuoco per motivi legati alla speculazione edilizia in cui sono implicati Philoo e la madre di Rai, e Vina fugge in Occidente dove diventerà una rockstar. Dopo alcuni anni il padre di Ormus muore, e la madre e il figlio emigrano in Inghilterra, dove Spenta finirà per sposare l'inglese Methwold, vecchio amico di famiglia, e Ormus si immerge nel mondo della musica come DJ di radio clandestine. Ormus e Vina si ritrovano e passano insieme alcuni anni nei quali si consolida definitivamente la loro leggenda, il loro innalzamento a "miti" della cultura contemporanea. Col tempo però le cose cambiano, i due si separano (soprattutto a causa dell'infedeltà di Vina) fino ad arrivare alla tragica morte di quest'ultima. Ormus, che ha fama, successo e danaro, si ritira sempre più in sé stesso e vive da recluso nel suo palazzo di New York, fino a quando non crede di scoprire la reincarnazione di Vina in una delle molte sue imitatrici, Mira Celano, una cantante di origini italiane. Mira diventa infine l'amante di Rai (così come lo era stata Vina), mentre Ormus viene ucciso da un colpo di pistola sparato da un'assassina che non sarà mai trovata.

 



[1] Uno dei gruppi etnici presenti in India, composto in buona parte da appartenenti alla classe abbiente.