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Ipertesti e traduzioni: conclusioni

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Le strategie sono il modo in cui i traduttori scelgono tra norme in conflitto tra loro, decidendo in base al valore che per loro assume un determinato tipo di cambiamento. Qualsiasi traduzione produce cambiamento, perché è il risultato di una serie di scelte, e i traduttori sono agenti, consapevoli o inconsapevoli, di tale cambiamento. I traduttori utilizzano (più o meno consapevolmente) determinate strategie per cercare di adeguarsi a (o di sovvertire) determinate pratiche ricorrenti all’interno della cultura in cui si situano i testi tradotti, in un dato momento storico e relativamente al tipo di testo tradotto. Le strategie sono desumibili dall’osservazione delle relazioni che i testi tradotti intrattengono da una parte con la cultura della quale entrano a far parte, e dall’altra con i testi che alle traduzioni hanno dato origine.

I condizionamenti che un traduttore ha nel momento in cui opera delle sostituzioni tra segmenti di testi, sostituendo progressivamente delle porzioni di testo in una lingua con porzioni di testo un un'altra, sono frutto di diversi tipi di norme. Per quello che riguarda la norma linguistica di relazione, le strategie dei traduttori sono lo scopo per il quale determinate procedure vengono selezionate, le scelte che determinano il tipo di equivalenza (o "somiglianza rilevante") adottato tra le opzioni disponibili, il tipo di ipertesto traduttivo creato.

Un primo livello di corrispondenza è quello relativo alla "matrice" testuale di originale e traduzione: la segmentazione dei due testi, la distribuzione e la stessa esistenza di segmenti corrispondenti (cfr. le "norme matriciali" di Toury in norme e testi). Le opzioni disponibili sono innanzitutto opzioni che riguardano la corrispondenza tra unità testuali, a partire dall'intero testo (che può essere o no tradotto) fino a segmenti più o meno estesi (che possono essere omessi o aggiunti).

Un secondo livello riguarda la scelta di quali priorità privilegiare nel selezionare tra le diverse opzioni in lingua d'arrivo il materiale testuale ritenuto più adatto a stabilire tale somiglianza o "equivalenza", cioè la relazione tra segmenti testuali corrispondenti dal punto di vista sintattico, grammaticale e semantico. A questo scopo è fondamentale la conoscenza della lingua su base contrastiva: "the translator needs to know the relevance of each possible choice to his/her intentions, in order to be able to decide on an optimal version" (Chesterman 1997: 83). Tali decisioni sono motivate dalle implicazioni del testo originale, dalla tipologia testuale (non necessariamente lo stesso per i testi nelle due lingue) e dai presunti bisogni dei lettori del testo di arrivo: "every translation task sets its own profile of "equivalence priorities", and it is part of the translator's job to assess the overall profile that would be appropriate" (Chesterman 1997: 69-70).