La traduzione è un'attività regolata da norme e convenzioni alle quali i traduttori, come professionisti di quel determinato tipo di produzione (iper)testuale che è la traduzione si rapportano attraverso delle strategie (cfr. traduzioni, norme e strategie). Le norme che regolano la produzione di testi letterari devono cioè essere rapportate al contesto di produzione e di ricezione delle traduzioni italiane delle opere di Rushdie e ai traduttori reali di tali opere, ovvero Ettore Capriolo e Vincenzo Mantovani.
Le traduzioni italiane di Capriolo e Mantovani (come tutte le traduzioni) sono definibili come ipertesti dei "testi originali" (gli ipotesti) rappresentati da altrettante opere di Rushdie. Le traduzioni sono il prodotto di operazioni di trasformazione testuale che avvengono secondo determinati criteri: i traduttori si rapportano a delle norme attraverso delle strategie. Dal punto di vista linguistico, caratteristica della traduzione rispetto ad altre operazioni di trasformazione testuale (rispetto ad altri tipi di ipertesto) è la norma di "equivalenza" (Toury) o "somiglianza rilevante" (Chesterman), la norma cioè che regola le relazioni ipertestuali nella pratica traduttiva.
Per indagare le strategie attraverso le quali Capriolo e Mantovani si sono rapportati alle norme del contesto di produzione e ricezione ci si basa quindi da una parte sull'analisi di quanto è stato detto sulle traduzioni da parte di traduttori, editori, recensori e commentatori (testi secondari), e dall'altra su un confronto tra prodotti testuali (testi primari). Un primo tipo di confronto riguardante i testi primari (originali inglesi e traduzioni italiane) è stato effettuato a partire dal corpus "cartaceo", gli oggetti testuali finiti, i libri, i volumi di carta. È su di essi che sono state esaminate le relazioni tra "corpo del testo" e paratesto (confezione editoriale, copertina, ecc.). Si tratta di indicazioni ricavabili dai testi in quanto “oggetti”, libri stampati di determinate dimensioni e peso, del contesto visivo dato dalle copertine e dai tipi di carattere, e da tutte quelle indicazioni paratestuali (cfr. intertesti e ipertesti) che esaminate in un’ottica traduttiva possono mettere in luce le strategie editoriali messe in atto nella pubblicazione dei volumi nelle due lingue.
Questo tipo di analisi è stata portata a termine preliminarmente al secondo tipo di confronto effettuato, relativo alle caratteristiche linguistiche delle traduzioni e per il quale ci si è serviti dei corpora elettronici e degli strumenti metodologici della linguistica dei corpora descritti in corpora e traduzione e applicazioni pratiche e metodologiche In quella sede si prendono in esame le relazioni tra segmenti testuali di varie dimensioni (parole, collocazioni, "transemi", frasi) all'interno dei "corpi di testo" in traduzioni e originali.