Una panoramica sugli strumenti di traduzione assistita disponibili come software libero

Note

…locale).1
Per una definizione precisa cfr. http://www.lisa.org/Glossary.108.0.html?tid=1 (collegamento attualmente non più disponibile, vd. nota 217).

…multipla.2
Tradizionalmente erano gli ideogrammi cinesi, giapponesi e coreani a richiedere di essere codificati su più byte per singolo carattere, rispetto alla codifica ASCII americana che invece utilizzava 1 byte per carattere (con 7 bit per ottenere 128 possibili combinazioni, più un bit di parità per il controllo degli errori) e a questo si deve la denominazione di double-byte languages che veniva associata a un certo tipo di scritture non latine. Tuttavia, con l'introduzione dello standard Unicode e delle codifiche a lunghezza variabile (UTF-8,UTF-16 ecc.) tale distinzione diviene non più pertinente, se non addirittura impropria.

…re-design».3
Il processo per cui un prodotto viene generalizzato in modo da gestire più lingue e combinazioni culturali senza bisogno di essere progettato nuovamente (traduzione mia).

… proprio4
Per una definizione di codice sorgente si rimanda alla sezione 2.1.1.

…‘globalizzazione’5
In quest'ultimo caso è attestata anche l'espressione inglese multilingualization o m17n.

…front end).6
Per ‘sito dinamico’ si intende una pagina web generata dinamicamente mediante il collegamento con un database, i cui contenuti non fanno parte direttamente del sorgente HTML ma possono variare sulla base di più fattori e dell'interazione con l'utente.

…compilato,7
Alcuni linguaggi di programmazione ad alto livello tendono a definirsi come linguaggi interpretati piuttosto che compilati (es. Java o Python). In questo caso la compilazione tradizionale non è un requisito necessario all'esecuzione, nel senso che non esiste una distinzione dicotomica fra eseguibile e sorgente perché è quest'ultimo ad essere eseguito tramite un ‘interprete’. Si ritornerà più avanti su questo concetto (cfr. 3.3.1).

…progetto GNU.8
Il manifesto del progetto GNU è disponibile all'indirizzo http://www.gnu.org/gnu/manifesto.html.

…sistema GNU.9
Tecnicamente GNU HURD non può essere definito un vero e proprio kernel: la sua architettura si basa su una serie di server eseguiti in modo utente che interagiscono fra loro utilizzando il microkernel GNU Mach. Soltanto quest'ultimo opera nel kernel space e perciò corrisponde concettualmente al kernel monolitico realizzato da Linus Torvalds, il creatore di Linux.

…licenza libera.10
La GNU General Public License, allora giunta alla versione 2 (cfr. paragrafo 2.2.1).

…GNU/Linux.11
Non è questa, però, l'unica alternativa esistente: con le opportune modifiche è stato possibile adattare glibc ai kernel FreeBSD e NetBSD, permettendo di impiegare gli strumenti del sistema GNU con tali kernel. Le nuove varianti così costituite sono conosciute come GNU/kFreeBSD e GNU/kNetBSD.

…199712
L'autore della bozza di questo documento era stato Perens stesso in qualità di Leader del Progetto Debian.

…derivati.13
Per un elenco più approfondito delle caratteristiche necessarie affinché sia possibile definire un software open source si rimanda a Perens [2010].

… shallow»14
«Dato un numero sufficiente di occhi tutti i bug vengono a galla» (trad. di B. Parrella).

…Open Source Software)15
L'apparente ridondanza fra free e il prestito libre intende sottolineare che il primo aggettivo non è da intendersi in senso economico.

…terzi.16
Di un simile evento furono protagonisti Stallman e la ditta Symbolics: il primo acconsentì a fornire una versione di pubblico dominio dell'interprete LISP, in seguito estesa e migliorata dalla seconda. A Stallman, però, fu negato il libero accesso a questa versione modificata, comportamento da lui definito come software hoarding.

… derivato17
In realtà l'interpretazione di ‘software derivato’ risulta tuttora controversa: non è chiaro, ad esempio, se possa considerarsi opera derivata un programma che faccia uso di collegamento dinamico (dynamic linking) a librerie rilasciate sotto GPL.

…Lesser General Public License)18
Licenza per questo motivo adottata molto frequentemente per le librerie software, dal momento che non si estende al software che utilizza la libreria né in fase di compilazione né tramite collegamento dinamico in fase di esecuzione. Anche la celebre suite di produttività OpenOffice.org è rilasciata sotto LGPL.

…licenze BSD.19
La licenza BSD originale, infatti, contiene la cosiddetta clausola ‘pubblicitaria’ non sufficiente di per sé a rendere il software non libero ma causa di problemi pratici non indifferenti: usando infatti numerosi programmi rilasciati sotto BSD da diverse organizzazioni si renderebbe necessario mostrare i riconoscimenti a tutti gli sviluppatori uno per uno. Per ovviare a questo problema si è sviluppata una variante della licenza BSD molto diffusa, detta ‘licenza BSD a tre clausole’ o ‘licenza BSD modificata’, priva della clausola in questione.

…‘Linux libre’).20
Per un elenco completo: http://www.gnu.org/distros/free-distros.html.

…supporto hardware.21
Il giudizio su Debian è un'opinione personale non universalmente condivisa, dal momento che sono in molti a ritenerla adatta ad ambiti server o di produzione piuttosto che all'utenza desktop. Al di là delle considerazioni dei singoli, per un traduttore la stabilità e l'affidabilità di Debian possano essere molto più importanti rispetto all'aggiornamento all'ultima versione disponibile di qualsiasi software. I valori rappresentati dal progetto Debian, creato da una comunità di volontari senza fini commerciali e di ottima qualità, così come la sua filosofia relativa al SL sono altre considerazioni che giocano a favore di questa distribuzione.

…componenti non libere22
Nella maggior parte dei casi si tratta di firmware necessari al funzionamento di determinati componenti hardware (ad esempio numerose schede di rete wireless) che pertanto non hanno grande attinenza con l'argomento trattato.

…profitto.23
La società RedHat sviluppa e distribuisce un sistema GNU/Linux completo a pagamento chiamato Red Hat Enterprise Linux (RHEL) guadagnando attraverso la vendita del software e i contratti di assistenza. Quest'ultima rende però pubblici i sorgenti dei propri pacchetti permettendo la creazione di prodotti gratuiti simili all'originale ma sviluppati da una comunità, ad es. CentOS. Le differenze fra questo sistema operativo e RHEL sono l'eliminazione di ogni riferimento al marchio registrato RedHat, l'assenza di una politica di certificazione dei pacchetti e la mancata assistenza a pagamento. Un altro esempio di software libero commerciale all'interno del progetto GNU è il compilatore GNU Ada, distribuito sotto GNU GPL ma i cui sviluppatori vendono contratti di assistenza.

…GNU GPL24
Cfr. http://www.gnu.org/licenses/gpl.html, punto 4: «You may charge any price or no price for each copy that you convey, and you may offer support or warranty protection for a fee.»

…diritto d'autore.25
È legittimo obiettare che la legislazione nata per tutelare quali opere d'ingegno i prodotti editoriali non dovrebbe essere applicata al software dal momento che si tratta di ambiti radicalmente diversi, tanto più che i vincoli del diritto d'autore non limitano la libertà dei lettori che possono leggere quante volte vogliono un libro, regalarlo, prestarlo o, rivenderlo. Tuttavia tale parallelismo è uno degli argomenti principali utilizzati dai produttori di software proprietario per giustificare le restrizioni imposte agli utenti.

…alternativa).26
Ad esempio, una delle caratteristiche più importanti del sistema operativo Windows NT4 rilasciato nel 1986 fu proprio la stretta integrazione della shell grafica nel sistema operativo. L'impossibilità di poter utilizzare il sistema in modalità esclusivamente testuale, per un prodotto di fascia server, fu origine di numerose critiche e fu risolta solo con il rilascio di Windows Server 2008.

…lavorare.27
Un esempio di questo nel campo della traduzione assistita si è avuto con il rilascio iniziale di SDL Studio 2009, non del tutto retrocompatibile con SDL Trados 2007: da SDL Studio 2009 non era possibile creare a partire dai documenti in lingua di partenza file bilingui .ttx compatibili con la versione precedente della suite ma soltanto file nel nuovo formato .sdlxliff. L'unico sistema per ottenere un .ttx retrocompatibile (spesso richiesto dalle agenzie e dai clienti dei traduttori) era crearlo a partire da SDL Trados 2007 e solo in seguito tradurlo in SDL Studio. Entrambi i formati (.ttx e .sdlxliff) sono basati su XML ed entrambi sono di proprietà di SDL.

…accessibile.28
La traduzione di SL è anche l'unica esperienza di localizzazione che ho avuto e, quindi, l'unica su cui mi sento libero di pronunciarmi.

$LANG)29
Per la precisione, l'istruzione setlocale (LC_ALL, "") inizializza il catalogo dei messaggi sulla base del primo valore non nullo delle seguenti variabili d'ambiente (in ordine di priorità): $LANGUAGE, $LC_ALL, $LC_MESSAGES e $LANG.

/LC_MESSAGES.30
Sarebbe stato possibile specificare una posizione diversa per il file .mo utilizzando la funzione bindtextdomain nel sorgente, ma qui per semplicità si è preferito utilizzare quella predefinita di sistema.

…rieseguire msgfmt.31
Alcuni programmi, fra cui Virtaal (v. 3.3.5) realizzano in automatico la decompilazione e sono pertanto in grado di ‘leggere’ anche file MO.

…bilingue.32
Come lo XLIFF (XML Localization Interchange Format), che contiene una serie di segmenti accompagnati dalla rispettiva traduzione e dalle ‘traduzioni alternative’ (simili alle stringhe fuzzy nei PO). Un'ulteriore differenza rispetto alle TM è la segmentazione, in quanto l'unità di base del PO è il messaggio, che non sempre coincide con la frase: sebbene le frasi spezzate in più messaggi non siano frequenti (sono considerate sintomo di una ‘cattiva internazionalizzazione’) può accadere che un messaggio contenga più frasi.

…viceversa.33
Si ricorda, a tal proposito po2tmx del Translate Toolkit (cfr. 4.3.3) e tikal del framwork Okapi (cfr. sez. sec:tikal) per il passaggio inverso.

…PO.34
Dove possibile gli esempi di questa sezione sono tratti dalle traduzioni realizzate da me, negli altri casi il programma di origine è stato segnalato.

…(\n).35
Va sottolineato che la maggior parte degli editor, per migliorare la leggibilità, distribuiscono il messaggio su più righe inserendo le virgolette e andando a capo dopo ogni sequenza \n.

…vuoto36
Altrimenti si creerebbe un conflitto con l'intestazione, che è caratterizzata proprio dall'avere il msgid vuoto.

…PO.37
Anche il flag #, fuzzy può essere impostato o meno dal traduttore e per questo viene utilizzato in genere per validare le traduzioni.

…temporaneo38
L'utilizzo dei file .ui di interfaccia grafica è comune a tutte le applicazioni, come quelle di KDE, che utilizzano il toolkit grafico Qt. Per ulteriori considerazioni sulla localizzazione e sui file di risorse in ambito Qt cfr. 3.3.6.

…stringa.39
Uno fra i modi per lo sviluppatore di ottenere il msgctxt è utilizzando la funzione pgettext al posto di gettext dopo aver incluso il nuovo header gettext.h e passando il contesto come primo argomento della funzione. NB: l'assenza di un campo msgctxt e un campo msgctxt vuoto non sono equivalenti, né ai fini dell'esecuzione del programma né ai fini dell'aggiornamento del file PO con msgmerge.

…tradotto.40
Per utilizzare questa caratteristica, di introduzione relativamente recente, è necessario che msgmerge sia invocato con l'opzione --previous.

msgmerge).41
Nel caso della documentazione, in realtà, spesso msgmerge non viene invocato direttamente ma attraverso lo strumento po4a-updatepo (cfr. 2.4.3).

…programmatore,42
Il quale può inserire nel codice prima di gettext un commento del tipo /*xgettext:…*/ in modo da impostare manualmente il flag del messaggio.

…diversi da 1.43
È il caso di molte lingue slave come croato, serbo, russo e ucraino, dove tutti i numeri che terminano con la cifra -1 (eccetto l'11) richiedono la stessa forma che si usa per il singolare.

…di comando.44
Il Translation Project, gruppo dei traduttori dei programmi GNU, si occupa ad esempio delle stringhe contenute nei comandi di base dei sistemi GNU/Linux (coreutils) e nelle utilità di base di amministrazione Debian (dpkg, apt-get, apt-cache,…). Anche l'editor di testo VIM (Vi IMproved) è stato localizzato in italiano da Antonio Colombo e altri. Un ulteriore esempio illustre di programma testuale localizzato nella nostra lingua è il client di posta elettronica mutt, tradotto dal ‘grande’ Marco d'Itri.

…Translate.org.za.45
Sito internet: http://translate.org.za/.

…pagine web.46
Come può dimostrarsi aprendo in Firefox o Iceweasel il componente ‘browser’ (chrome://browser/content/browser.xul) con il risultato di ottenere un'interfaccia del browser pienamente funzionante visualizzata all'interno del browser stesso.

…traduzioni.47
Gli .sdf sono in realtà file multilingui da cui, a consegna avvenuta al produttore (prima Sun Microsystems, oggi Oracle) vengono ricavati i singoli pacchetti di localizzazione.

po2wordfast;48
Per questa categoria il TTK non prevede ancora strumenti per effettuare la retroconversione in PO.

…grandi);49
Si tratta, in realtà, di una sorta di concordancer che può lavorare sulla memoria e che quindi è utile anche al di fuori della fase di QA.

…traduzione;50
Basandosi GNU Gettext sull'inglese come ID del messaggio, affinché il lavoro di localizzazione abbia effetto è necessario ricreare i msgid in inglese prima della compilazione (questo è possibile invocando poswap con l'opzione -reverse).

… TM51
La terminologia può essere inclusa caricando a livello globale o di progetto dei file PO creati ad hoc oppure sulla base di un'estrazione realizzata con poterminology contenenti i termini in lingua di partenza e in lingua d'arrivo nei relativi campi msgid e msgstr. Le TM devono essere invece generate dagli amministratori del server Pootle con lo strumento updatetm prima dell'inizio della traduzione. Queste ultime, in formato .tm, sono create sulla base di PO già tradotti (ad es. relativi a programmi simili) eventualmente in combinazione con una TM preesistente. All'utilità del TTK updatetm possono essere passati ulteriori parametri come una soglia di match personalizzata.

…traduzione.52
A differenza di quanto avviene con Gettext, però, a traduzione ultimata il PO viene convertito nuovamente nel formato di partenza sostituendo le stringhe a quelle originali che vengono pertanto perse. Con GNU Gettext invece esse ‘coesistono’ con quelle tradotte, in quanto queste ultime vengono caricate solo in fase di esecuzione del programma.

…ogni lingua.53
Per ulteriori (e dovuti) approfondimenti, si rimanda alle esaustive pagine di manuale, in particolare po4a(7) e po4a(1).

…Transifex)54
A quest'ultimo (http://www.transifex.net/) fanno riferimento molti altri progetti liberi, in particolare legati alla distribuzione Fedora GNU/Linux.

…kernel Linux55
In realtà queste ultime due soluzioni hanno un'origine comune, appartengono infatti alla categoria Unix-like o *nix in quanto derivano storicamente dal sistema Unix sviluppato negli '70 dalla AT&T. Esistono altre varianti di Unix rilasciate in tutto (es. Minix) o in parte (es. Solaris) sotto licenze libere meno diffuse ma non tutti gli Unix-like sono liberi, basti pensare a MacOSX di Apple o AIX di IBM.

…distribuzioni,56
Anche in questo caso, si tratta di una generalizzazione: esistono soluzioni in cui è l'utente a costruire il proprio sistema pezzo dopo pezzo procurandosi il codice sorgente di ogni componente e in seguito compilandolo (Linux from Scratch) nonché le cosiddette ‘metadistribuzioni’, che prevedono comunque la compilazione e la configurazione manuale di tutto il sistema ma permettono di gestire in modo coerente e semi-automatizzato l'aggiornamento e l'installazione dei nuovi programmi (es. Gentoo).

…GNU/Linux.57
OpenJDK (Open Java Development Kit) è il risultato dello sforzo congiunto di Sun Microsystems e della comunità per creare un'implementazione libera dell'ambiente di sviluppo Java (comprendente anche il JRE e la macchina virtuale JVM) dopo il rilascio avvenuto fra il 2006 e il 2007 del codice alla base della tecnologia Java sotto licenza GPL. Altre implementazioni JDK degne di nota sono GCJ, il compilatore GNU per Java, e IcedTea nato in seno a RedHat.

…comando.58
Ad esempio digitando in un terminale $ python aligner.py dopo che il testo dello script è stato modificato per contenere i percorsi e i nomi dei file desiderati per l'input e per il TMX di uscita.

Bitext2tmx.59
Tale effetto può essere facilmente ottenuto con Kate se si desidera un editor avanzato dotato di interfaccia grafica, oppure con il comando :vsplit nell'editor vi o ancora, se si preferisce GNU Emacs, con la combinazione C-x-3.

…Perl,60
Per approfondimenti, si rimanda a http://www.perl.org.

…TkInter.61
Maggiori informazioni su http://wiki.python.org/moin/TkInter.

…segmento.62
In questo aspetto il programma in Perl si mostra più accurato perché permette un riconoscimento più avanzato dei caratteri sulla base delle proprietà Unicode: in questo modo, ad esempio, è possibile distinguere casi in cui le sequenze di caratteri come ‘…’ e ‘etc.’ funzionano da delimitatori (se seguiti da lettera maiuscola) oppure se, in caso contrario, non comportano interruzione di segmento.

XML),63
Il formato LinuxDoc, anch'esso basato su SGML ma ormai obsoleto e quasi completamente soppiantato dagli altri due, non è invece supportato.

…segmento.64
Come si vedrà più avanti in 4.2.24.4.1.

…1.8.1.2),65
È questo il caso delle distribuzioni più conservatrici, come Debian GNU/Linux, ma anche (per riflesso) di Ubuntu.

…Oracle,66
Citando alla lettera il testo delle istruzioni che accompagnano il programma: «Per gli utenti di Linux: OmegaT non lavora con le implementazioni Java free/open-source inserite nelle molteplici distribuzioni Linux (per esempio, Ubuntu), poiché queste non sono aggiornate o sono incomplete».

… [Helary et al., 2010].67
Come già visto in 2.4.2, in realtà, questa distinzione non è sempre pertinente dal momento che molti file di risorse (es. PO) presentano una forma mista, sintassi HTML-like anche nei file di interfaccia grafica, ecc.

…terze parti.68
Le capacità del programma possono essere ulteriormente estese inserendo regole di segmentazione o filtri personalizzati (come nel caso del POD) oppure, preprocessando i documenti con strumenti come Rainbow (cfr. sez. 4.4.1).

ODF.69
Per il match degli schemi linguistici e l'associazione delle regole di segmentazione alle lingue cfr. 4.4.4 e l'appendice A.3.

…segmento.70
Si noti in queste regole l'utilizzo delle proprietà Unicode (es. \P{Lu}, \p{Nd}), che garantisce il massimo della flessibilità e generalità, permettendo loro di estendersi anche a caratteri contenenti diacritici o non necessariamente di alfabeti latini.

…TM.71
In realtà questo problema può essere risolto egregiamente grazie agli strumenti Rainbow e Ratel dell'infrastruttura Okapi (sez.4.4) che permettono di creare progetti di traduzione pre-segmentati in tutto e per tutto compatibili con la struttura dei progetti di OmegaT.

… formattazione72
Per la distinzione fra TMX di livello 1 e livello 2 cfr. appendice A.1.

…validi.73
Come vedrà nella sez. 4.3, esistono numerosi strumenti sviluppati apposta per questo.

.txt.74
A partire dalla versione 2.1.3 è possibile utilizzare anche glossari in formato CSV.

…corrispondenze.75
In realtà OmegaT ha una struttura modulare e le sue funzionalità possono essere estese anche con altri plug-in. L'installazione e il caricamento di queste estensioni sarà trattata poco più avanti.

…bilingui.76
Per maggiori informazioni: http://stardict.sourceforge.net/index.php. Sono utilizzabili in questo modo dizionari come Longman Dictionary of Contemporary English, Merriam Webster (10th dictionary), Oxford Advanced Learner's Dictionary, The Britannica Concise Encyclopædia e molti altri disponibili in forma totalmente gratuita sulla pagina del progetto.

…procedure descritte.77
Attraverso la finestra di dialogo è presente un ulteriore aiuto per i traduttori di pagine web basate su MediaWiki (es. Wikipedia): una comoda opzione per l'importazione dei contenuti direttamente dall'URL relativo alla pagina sorgente MediaWiki.

…nella TM).78
Un'altra interessante possibilità relativa ai segmenti non tradotti è far sì che vengano salvati in un file di testo a parte, in modo da poter ritornare solo su quelli in un momento successivo. Anche questa opzione può essere abilitata dalla finestra di dialogo Opzioni/Comportamento di modifica.

…'match propagation').79
Questo può essere fonte di problemi in determinati casi, quando i segmenti sono formati da poche parole o addirittura da una sola parola che necessita di traduzioni diverse (un caso tipico nella traduzione delle GUI dei programmi).

…selezionata).80
Le stesse scorciatoie, con in più il tasto Maiusc portano a inserire una copia del testo sorgente nel campo di modifica.

…corrispondenze.81
La soglia di match del riquadro delle corrispondenze parziali, peraltro sufficientemente bassa, sembra non essere personalizzabile. È invece a discrezione dell'utente il valore minimo di corrispondenza necessario affinché il segmento d'arrivo di una TU recuperata alla memoria venga inserito in modo automatico nel campo di modifica (eventualmente preceduto da un'etichetta che ne renda riconoscibile la natura di fuzzy).

…sistema,82
Su una Debian, in genere, nella posizione /usr/share/hunspell.

…profitto.83
Per maggiori informazioni http://www.regular-expressions.info/tutorial.html.

…glossari.84
Una precisazione riguardo le licenze: il plug-in in sé è rilasciato sotto GPL v3, la ricerca e l'indicizzazione necessarie al funzionamento di quest'ultimo sono invece realizzate attraverso le API del celebre motore Lucene, rilasciato sotto licenza Apache (una licenza libera non copyleft compatibile con la GPL).

…opzioni.85
Per cui si rimanda alla documentazione ufficiale reperibile all'indirizzo www.omegat.org/en/howtos/tokenizer.php.

…progetto.86
Il manuale di OmegaT è disponibile nella nostra lingua per merito di Valter Mura.

…italiana87
Disponibile in http://wiki.services.openoffice.org/wiki/IT/Localizzazione/OmegaT-IT per cui ringrazio Angelo Novelli, Valter Mura, Paolo Pozzan e tutti gli altri localizzatori.

…MS Office.88
In questo, oltre che a Wordfast, il programma ricorda anche le prime versioni di Trados che deve una buona parte del suo successo proprio all'integrazione con la celebre suite di strumenti per l'ufficio proprietaria.

…partenza.89
Per salvare il lavoro svolto in una fase intermedia, anche se si lavora su un solo file alla volta conviene chiudere la sessione di traduzione prima di uscire da OOoWriter. Il salvataggio con segmenti aperti può essere infatti causa di problemi alla riapertura del documento.

…rudimentale.90
Creando i glossari in maniera intelligente, questa diventa una funzionalità molto utile!

…terze parti.91
A proposito di OpenOffice.org, nell'autunno 2010 ha preso vita il fork LibreOffice ed è stato creata una fondazione indipendente alla guida del progetto, come reazione della comunità alle scelte imposte da Oracle a seguito dell'acquisizione di Sun Microsystems.

…programma.92
Il documento, seppur con qualche refuso, è scaricabile dall'indirizzo http://www.vessella.it/anaphraseus.php.

Emacs.93
Concetti quali modalità primarie e secondarie, le variabili LISP, la distinzione buffer/window/frame, la nozione di point; gli elementi fondamentali dell'interfaccia come mode line e minibuffer, ecc. richiederebbero un'esposizione troppo lunga e sono lasciati al lettore che desideri approfondire.

…correttamente,94
Per questo potrebbero essere necessarie delle modifiche al file di configurazione locale del programma (in genere ∼/.emacsrc) per la cui natura e sintassi si rimanda alla documentazione ufficiale.

M-x po-edit-out-full.95
Data l'importanza dei comandi impartiti e la particolarità di Emacs di accettare questi ultimi in base all'input ricevuto piuttosto che dalla specifica combinazione da tastiera, in questa sottosezione si parlerà di ‘comandi’ piuttosto che di ‘scorciatoie’ e ci si allineerà alla notazione ‘classica’ dei manuali di Emacs.

…obsoleto(M-o).96
Per la natura dei messaggi fuzzy e obsoleti, nel contesto PO, cfr. sez. 2.4.2.

…contesto.97
Ripensando con un sorriso alla ‘guerra degli editor’, questo è esattamente il principio su cui si fonda il concetto di editor modale, come vi.

…e DEL.98
In realtà DEL, corrispondente a po-fade-out-entry opera in modo diverso in base al messaggio su cui viene applicato: se si tratta di un messaggio attivo, viene trasformato in fuzzy, se si tratta di un fuzzy, viene marcato come obsoleto (chiedendo conferma), se è obsoleto, viene definitivamente eliminato.

…‘a mano’99
Tale funzionalità, un tempo presente in KBabel, non è più implementata in Lokalize.

…GNU Gettext.100
Per la creazione dei compendia, sia essa realizzata con msgcat dell'infrastruttura GNU Gettext o con pocompendium del TTK, si rimanda all'esaustiva documentazione disponibile in rete.

…(ODF).101
Abbastanza sorprendentemente, in Lokalize manca invece ancora il supporto ai file di risorse .ts utilizzati per la localizzazione di molte applicazioni Qt esterne a KDE. Una delle soluzioni al problema è rappresentata dal convertitore ts2po (e dal suo opposto po2ts) del TTK. Per la localizzazione delle applicazioni Qt con altri strumenti, cfr. 3.3.6.

…in italiano,102
Traduzione italiana dell'UI e della documentazione a cura di Pino Toscano.

…omissione dei tag.103
Anche se, al contrario di OmegaT, Lokalize non è in grado di effettuare alcun controllo in questo senso richiedendo l'utilizzo di strumenti esterni.

…programma.104
Che in un'installazione standard in Debian è ∼/.kde/share/apps/lokalize/.

…traduttore.105
Lo stesso non accade, invece, con i tag, le entità XML, gli acronomi o le espressioni ‘CamelCase’ (cfr. 3.3.5), dal momento che si tratta di espressioni basate su caratteri, che il programma utilizza per determinare le differenze fra le TU.

…essere importato.106
La procedura non è molto elegante, ma per il momento funziona e con tutta probabilità il problema sarà risolto nei successivi rilasci dell'applicazione.

…nel SL.107
Allo stato attuale, dopo una modifica al glossario apportata da quest'interfaccia, manca la possibilità di salvare il lavoro svolto. L'unico sistema consiste nel chiudere la finestra di dialogo e rispondere Salva al messaggio di avviso sulle avvenute modifiche non salvate.

…in un clic.108
Sulle pagine del progetto è possibile scaricare lo script Python opensrc.py e il relativo file di configurazione a questo scopo.

…dall'utente.109
Una possibile fonte di confusione in fase di configurazione delle scorciatoie è data dal fatto che l'elenco disponibile varia in funzione del tipo di scheda aperto nel momento in cui si visualizzano le impostazioni.

…KDE.110
E la traduzione dello stesso (almeno in italiano) non fa eccezione in quanto a qualità ineccepile.

…italiano.111
Grazie al contributo di Diego Donati.

camel-case.112
Con questa espressione si fa riferimento alla composizione di espressioni ottenuta accostando più parole senza spazi ma con l'iniziale maiuscola di ogni elemento interno in funzione di delimitatore, producendo un effetto grafico che ricorda le gobbe di un cammello (camelCase).

…risorse.113
I TBX possono anche essere aperti da Virtaal come se fossero file da tradurre e modificati (resta comunque impossibile la cancellazione di voci preesistenti). Questo comporta però l'inconveniente che le voci terminologiche saranno importate nella TM locale, un effetto collaterale non negativo ma di utilità dubbia.

…formato114
Grazie al TTK o Okapi sono disponibili dei workaround per porre rimedio a questo problema.

…TMX.115
In realtà tikal, come si vedrà più avanti, permette la conversione ‘diretta’ da XLIFF a TMX.

…e così via.116
Per ulteriori informazioni sui valori da modificare per modificare il comportamento delle estensioni si rimanda alla documentazione ufficiale.

…precedente.117
Per maggiori dettagli sulla procedura, è possibile consultare la pagina http://www.proz.com/forum/localization/126845-simple_localisation_tool_virtaal_take_2.html.

…standard,118
Per ulteriori considerazioni su questo e sulle applicazioni Qt che invece utilizzano PO si rimanda alla sez. 3.3.10.

…localizzare.119
In ambito Qt, questi contesti corrispondono in realtà alle istanze della classe QObject utilizzate per creare le varie componenti del programma.

…chiara.120
Qt Linguist, così come GNU Emacs, Gtranslator e Poedit, nasce come editor di file di risorse e non aspira a essere utilizzato in contesti diversi o per la traduzione assistita in generale.

toolkit Qt.121
Senza voler ricadere in banali e inutili generalizzazioni, WordForge, come la maggior parte delle applicazioni in Qt, presenta una maggior varietà di opzioni e di possibili personalizzazioni rispetto alla controparte GTK+, il che conferisce alla sua interfaccia un aspetto più denso di contenuti e più complesso (e quindi meno intuitivo agli occhi di un neofita).

…PO,122
In certi casi, come si vedrà, utilizzando il formato XLIFF è possibile memorizzare informazioni aggiuntive, sfruttando così appieno le funzionalità del programma.

…TM locale.123
Non è solo l'idea a essere riproposta, ma anche gli strumenti stessi: i TMX sono infatti creati nella fase di ‘costruzione’ delle memorie con gli strumenti del TTK: xliff2po e po2tmx.

…al di sotto del 70%124
Modificando direttamente il file .ini il valore predefinito viene poi ripristinato all'apertura del programma.

…in blocco.125
Lo strumento è molto più potente se si sta lavorando su file XLIFF, dal momento che permette di modificare dall'interno del programma il valore dell'attributo state dei segmenti d'arrivo nelle TU, tuttavia può essere utile anche per modificare il flag di stato fuzzy nei PO.

…precedenti.126
Se invece di utilizzare gli strumenti di GNU gettext si costruisce la TM da WordForge e la si applica al documento, queste caratteristiche non sono di nessuna utilità dal momento che i suggerimenti vengono gestiti come descritto sopra.

…in particolare,127
Che verranno esaminate in maniera leggermente più dettagliata nella sez. 3.4.2.

from=''error''>).128
Questa caratteristica non è invece presente nel caso di file PO.

…rimane.129
La cosa non dovrebbe sorprendere, dal momento che entrambi i programmi nascono come editor off-line e Virtaal stesso, nelle intenzioni degli sviluppatori, è destinato a casi di connettività limitata o assente a internet (es. nei paesi in via di sviluppo) dove non è possibile usare Pootle.

…in italiano.130
Grazie al contributo di Milo Casagrande e di Francesco Marletta.

…(%s, %d, eccetera).131
Anche in questo caso, non si tratta di un limite ma rispecchia lo scopo per cui l'applicazione è nata e continua a essere largamente utilizzata.

…programma.132
In un'installazione normale ∼/.config/gtranslator/.

…contestuale,133
Il messaggio deve essere marcato come fuzzy altrimenti sarà riaggiunto subito dopo.

…(‘punctuation’)134
Disponibile all'indirizzo https://github.com/bariscicek/gtranslator-plugins.

…DocBook135
Per compilare il sorgente DocBook può essere utilizzato lo strumento che si preferisce, ad es. dblatex.

…grafica.136
Tradotta in italiano da Pino Toscano, Mirko Tebaldi, Renzo Campagna, Giuseppe Pignataro e Roberto Boriotti.

…catalogo.137
E questo ha effetto solo se si è correttamente configurata la creazione dello stesso a partire dai sorgenti del programma.

…formati di file.138
Da un punto di vista teorico tutti gli editor di PO compatibili con lo standard XLIFF possono essere usati con altri tipi di documento: il TTK mette a disposizione convertitori come odf2xliff per la conversione da OpenDocument a XLIFF, ma anche Rainbow (cfr. 4.4.1) permette di creare pacchetti di traduzione basati su XLIFF virtualmente a partire da tutti i formati supportati dall'infrastruttura Okapi.

…sviluppatori139
Attraverso canali come http://tech.groups.yahoo.com/group/omegat.

…localizzazione.140
Anche se è innegabile che prima di trarre il massimo profitto da GNU Emacs è necessario qualche sforzo per entrare nell'‘ottica’ del programma.

…soluzioni.141
Oltre ai già citati Pootle (impiegato, ad esempio, per la localizzazione di OpenOffice.org) e Rosetta (per la traduzione dei materiali relativi alla distribuzione Ubuntu GNU/Linux), vale la pena di segnalare anche Transifex (https://www.transifex.net/), una piattaforma cui fanno riferimento numerosi progetti fra cui la ditrubuzione Fedora GNU/Linux.

…versatile.142
Per non parlare della sincronizzazione delle copie locali del repository dei sorgenti, dell'estrazione delle stringhe traducibili con xgettext e dell'aggiornamento ‘manuale’ dei cataloghi che in genere esulano dai compiti del traduttore!

…Nokia.143
In realtà il programma supporta anche XLIFF e PO e quindi potenzialmente può essere applicato anche come strumento di traduzione assistita ‘tradizionale’.

…GNU/Linux.144
In realtà anche tutto il parco software di KDE è multipiattaforma, dal momento che esistono port per Windows e Mac OSX. Alcune fra le applicazioni Qt non KDE che ricorrono agli strumenti propri di localizzazione sono l'editor per LaTeX Texmaker, lo strumento di virtualizzazione VirtualBox di Oracle e il client VoIP Twinkle.

…orientate al web,145
L'accordo del febbraio 2011 fra Nokia e Microsoft per la fornitura di smartphone di fascia alta con Windows Phone 7 non lascia tuttavia sperare per nulla bene a tutti coloro che da molti mesi aspettavano di vedere ultimato proposto finalmente al pubblico il sistema MeeGo, basato su Linux e sul framework Qt.

…comando146
In realtà gli stessi test, come si è visto, vengono realizzati anche traducendo attraverso la piattaforma online Pootle.

pyEnchant147
In Debian è sufficiente installare il pacchetto python-enchant.

…versione italiana.148
Pagina web: http://translate.sourceforge.net/wiki, traduzione in italiano a cura di Paolo Pozzan.

…applicazioni OCR.149
Le alternative per GNU/Linux sono molte anche in questo frangente (da ocrad a gocr, da tesseract-ocr a ocropus) e considerarle tutte esula dalla portata di questo lavoro.

…collocazioni.150
La possibilità di specificare una stringa di ricerca nella finestra delle frequenze ha influenza solo all'interno dei limiti di parola e non supporta l'uso di espressioni regolari.

…risorse.151
Data l'estrema complessità dell'argomento, in questa sede non sarà possibile trattare tutti gli aspetti. Per tutti gli approfondimenti si rimanda alla documentazione disponibile sulla pagina principale del progetto.

…esperti.152
Lo sviluppo dell'interfaccia XKwic, unica alternativa di tipo GUI tradizionale alla riga di comando cqp basata sul toolkit grafico Motif (proprietario) per il sistema grafico X Window System, si è interrotto da tempo ed è presumibile che il progetto sia stato abbandonato.

…testi.153
La prosodia, la morfosintassi (compresa la lemmatizzazione e il riconoscimento delle unità polirematiche), la semantica e la pragmatica sono aspetti che in una misura maggiore o minore interessano l'annotazione dei materiali linguistici e la cui considerazione esula dagli scopi di questo lavoro. Gli stessi schemi di annotazione, in continua crescita ed evoluzione (non sempre compatibili gli uni con gli altri), si focalizzano su uno o più dei livelli citati. Dato che la scelta di uno rispetto a un altro dipende dallo scopo di utilizzo del singolo corpus, non è possibile in questa sede analizzarli tutti per cui ci si limiterà a una presentazione quanto più possibile generica.

…directory centrale,154
Tradizionalmente /usr/local/share/cwb/registry ma il percorso è a discrezione dell'amministratore, tenendo presente che tutti gli strumenti di indicizzazione e, in seguito, di consultazione fanno riferimento alla directory predefinita come posizione del registro del corpus.

…corpus155
Per una trattazione più dettagliata dell'argomento si rimanda a [Christ et al., 1999].

…funzionare,156
Anche se, nel nostro caso, questo non può certo essere considerato un punto a sfavore!

…liberi.157
Ad esempio, l'annotatore grammaticale stocastico TreeTagger, sviluppato da Helmut Schmidt e per il quale sono disponibili i parametri necessari all'annotazione in diverse lingue (italiano compreso) è scaricabile in formato binario per le principali piattaforme Unix-like all'indirizzo http://www.ims.uni-stuttgart.de/projekte/corplex/TreeTagger) ma è distribuito con una licenza proprietaria molto restrittiva per l'utente.

…corpora OPUS158
Cfr. http://opus.lingfil.uu.se/ (si noti che due corpora contengono materiale proveniente da KDE e uno da OpenOffice.org).

…Wine,159
Maggiori informazioni possono essere trovate su: http://www.winehq.org.

…le schede.160
Caso, ahimè, non infrequente in certe versioni non più recenti di SDL MultiTerm, laddove in caso di errori si rendeva necessario ogni volta ripartire da zero dopo aver creato un nuovo ‘definition model’.

…programmi,161
Ad esempio OmegaT (cfr. 3.3.1) o Virtaal (cfr. 3.3.5).

…flessibilità.162
Tanto per le liste di esclusione (stoplist) quanto per i valori di soglia, le opzioni presentate a continuazione rappresentano le personalizzazioni che l'utente può affiancare alle impostazioni predefnite. Per il contenuto del file di esclusione globale (in una Debian ubicato nella posizione /usr/lib/python2.6/dist-packages/translate/share/stoplist-en) e per i valori predefiniti dei parametri di soglia si rimanda alla documentazione del programma.

stoplist predefinita.163
In realtà per il riconoscimento di alcuni placeholder, soprattutto in progetti come la localizzazione di prodotti Mozilla o OpenOffice.org, può capitare che il nome di qualche ‘variabile’ sia considerato rilevante ai fini della terminologia. Queste eccezioni devono essere ‘corrette’ intervenendo manualmente sul glossario generato.

comma-separated.164
Questo può essere facilmente realizzato con il convertitore po2csv del TTK.

…sezione 3.3.165
La funzionalità di esportazione in tab-separated values di TermBase richiede l'intervento manuale dell'utente per essere trasformata in un formato utilizzabile da OmegaT o Virtaal (es. tab) eliminando tutte le colonne non necessarie e perdendo in ogni caso attributi e campi. Ugualmente, una conversione manuale in CSV (e poi automatica in TBX) comporterebbe la perdita della struttura dei record.

…Syntext,166
Per maggiori informazioni http://www.syntext.com/products/serna-free/.

…futuri riferimenti.167
Il programma non consente invece di unire fra loro memorie che abbiano lingue di partenza diverse ma una stessa lingua d'arrivo: per portare a termine l'operazione è necessario invertire prima la direzione linguistica modificando il valore dell'attributo srclang nell'intestazione del file TMX.

…EPL168
La EPL (Eclipse Public License) è una licenza considerata open source dalla OSI e sufficiente ad assicurare le libertà del software secondo la FSF, tuttavia è basata sul weak copyleft ed è incompatibile con la GNU GPL.

…LISA.169
A questo proposito, si rimanda all'appendice A.1.

…modificato.170
L'unico modo di controllare che cosa sia stato modificato è eseguire uno strumento di confronto come Kompare, nell'ambiente grafico KDE, oppure vimdiff, volendo preferire la shell testuale.

…conflitto.171
In questo senso l'utilizzo di pocompendium si avvicina molto alle utilità di QA descritte nella sezione sec:qa. Il filtro 'compendiumconflicts' di pofilter serve proprio a rilevare le eventuali incoerenze presenti in un compendium.

…distribuzione.172
In Debian e derivate il pacchetto contenente l'utilità in questione corrisponde a libxml2-utils, ma tale denominazione può variare da una distribuzione all'altra.

…DTD173
La cui ultima versione è scaricabile all'indirizzo http://www.lisa.org/fileadmin/standards/tmx1.4/tmx14.dtd.txt.

…CSV.174
Un esempio di utilizzo di questo strumento, applicato a un file da tradurre piuttosto che a una TM, è stato illustrato alla fine della sezione 3.3.5.

…idea originaria.175
È il caso, ad esempio, dell'infrastruttura GNU Gettext o degli editor di PO più avanzati.

…diversa,176
Rainbow e tikal non sono altro che front-end unici a componenti che a un livello più basso sono separati. Il TTK, dove ogni funzionalità può essere richiamata da un'applicazione elementare, è stato invece scorporato nelle sez. 3.4.2, 4.2.24.3.3.

…Mono.177
In merito all'effettiva libertà di Mono — piattaforma originatasi dallo sforzo congiunto di Novell e Microsoft — alle parti di codice potenzialmente scoperte dallo standard ECMA (con rischio di violazione di brevetti Microsoft) e all'accordo Microsoft-Novell del 2006 per cui solo gli utenti di SLES (SUSE Linux Enterprise Server) di Novell sarebbero tutelati da contenziosi relativi alla proprietà intellettuale del software si sono scatenati innumerevoli flame e conflitti fratricidi in tutta la comunità di utenti e sviluppatori di SL.

…testo semplice, ecc.178
Una lista completa dei filtri attualmente disponibili può essere consultata all'indirizzo http://okapi.opentag.com/help/filters/index.html.

…applicazione.179
Una lista degli step è disponibile all'indirizzo http://okapi.opentag.com/help/filters/index.html). È bene notare che alcuni filtri e alcuni step sono già sufficientemente maturi e adatti all'utilizzo anche in ambienti di produzione, altri sono ancora in versione alpha o beta. Per i caveat dei singoli casi si rimanda alla documentazione ufficiale.

front-end.180
In realtà la modularità non è accessibile all'utente finale: quest'ultimo, infatti, deve utilizzare sempre un'interfaccia (sia essa Rainbow o tikal, cfr. sez. 4.4.2) per usufruire delle componenti a basso livello.

…fine riga181
Che ogni utente GNU/Linux sa essere fonte di qualche grattacapo quando si scambiano documenti di testo fra sistemi operativi diversi.

…Pensieve TM).182
Il SimpleTM è il vecchio formato utilizzato in Okapi, ora soppiantato dal Pensieve TM. Quest'ultimo è contraddistinto da un miglior supporto alle corrispondenze parziali e al riconoscimento di metadati e, perché no, da qualche potere magico. Il pensieve (‘pensatoio’ nella versione italiana) è un oggetto magico della saga di Harry Potter che corrisponde a un bacino metallico incastonato nella pietra e ornato di rune (un database, quindi) in cui maghi, streghe e traduttori depositano i loro pensieri e ricordi per potervi attingere in futuro.

…da allineare.183
Per approfondimenti è disponibile la documentazione ufficiale, nonché un ottimo tutorial all'indirizzo http://okapi.opentag.com/help/tutorials/tutorial_01/index.html.

…LISA.184
Ratel, che è accessibile da Rainbow dal menu Tools/Edit Segmentation Rules, può essere aperto solo dall'operazione ‘Segmentation’ e per l'utilità ‘ID-Based Alignment’. ‘Sentence Alignment’ permette solo di caricare un file SRX senza modificarlo, mentre lo step ‘Id-Based Aligner’ dà per scontato che la segmentazione sia effettuata in precedenza.

…OpenTran Web Repository)185
Queste alternative, in particolare, rappresentano una ‘terza via’ fra la traduzione umana (eventualmente con condivisione di risorse di progetto in una rete interna) e la traduzione automatica comunemente intesa. Sono costituite da depositi di TM provenienti da casi ‘reali’ e quindi create dall'uomo ma messe in comune fra le aziende a formare banche dati di vaste proporzioni per sopperire alla domanda di traduzioni che non può essere soddisfatta dall'industria dei LSP tradizionali.

…procedimento,186
Illustrato nel dettaglio (anche se in riferimento a una versione precedente del programma) nel tutorial disponibile all'indirizzo http://okapi.opentag.com/help/tutorials/tutorial_02/index.html.

…utente comune.187
Problema di cui forse risente anche l'interfaccia del programma che fra liste di ingresso e relative radici, configurazioni articolate in gruppi e schede, categorie di strumenti e interfacce ad altre applicazioni, pipeline, tipi di eventi, step e messaggi di errore un po' criptici non rappresenta (ancora) il massimo dell'intuitività.

okf_openoffice).188
La lista di tutti i filtri disponibili, oltre che sul web, è disponibile invocando il comando tikal con l'opzione -listconf.

…preferibile).189
Le configurazioni dei filtri possono essere infatti elencate, come si è visto, da tikal ma per poter apportare modifiche e personalizzazioni è obbligatorio passare attraverso l'interfaccia grafica. Questo richiede che sia installata l'intera distribuzione ‘okapi-apps’ per la propria piattaforma, dal momento che la UI realizzata in SWT richiede librerie aggiuntive specifiche per integrarsi con il look-and-feel nativo del sistema.

…(trgsource).190
Per tutte le altre opzioni di minore importanza si rimanda alla documentazione ufficiale.

…unità di testo:191
Le unità di testo, come già detto a proposito degli eventi associati a un filtro Okapi, sono le unità di informazione estratte da un documento dopo l'applicazione di un filtro come i paragrafi in un ODF, una stringa in un file .properties e così via, a prescindere quindi dalla segmentazione. Nei testi non soggetti a segmentazione (es. TMX) le unità di testo vengono ‘viste’ come se contenessero un unico segmento. Se a un documento invece si applica la segmentazione (come nel caso di un XLIFF), le unità che lo compongono possono comprendere uno o più segmenti e, in rari casi, i limiti di segmento possono trascendere l'unità di testo.

…d'arrivo);192
Può essere utilizzato a questo scopo un solo glossario, in formato TBX oppure CSV (su tre colonne, con i termini contenenti virgole racchiusi tra virgolette doppie e le virgolette doppie presenti nei termini duplicate per escaping) o TSV (tre colonne).

…per lingua.193
Maggiori informazioni su questo interessantissimo progetto all'indirizzo .

…documento.194
Corredate da alcune estensioni specifiche per Okapi di importanza secondaria, come il trattamento riservato ai caratteri di spaziatura iniziali o finali nei segmenti che, ai fini di questo lavoro, possono essere trascurati.

…standard SRX.195
I comportamenti che necessitano di qualche adattamento per essere replicati e quelli ICU non riproducibili in Java sono illustrati con dovizia di particolari nella documentazione di Ratel e non è questa la sede per approfondimenti.

…tecnologia.196
Per questo motivo in queste pagine sono stati utilizzate metafore quali ‘ecosistema’ o ‘nicchia ecologica’: da un certo punto vista, nella pluralità di progetti liberi sopravvivono solo le alternative valide e vitali, in una sorta di selezione naturale.

…GNU/Linux.197
Senza contare il fatto secondo alcuni, ad es. [Raymond, 1998, s.p.], la scissione dei progetti nella cultura hacker è una sorta di taboo con una connotazione sociale fortemente negativa per cui tende ad essere controllato in maniera naturale dalla comunità e, quando avviene, è solo per ragioni inevitabili.

…possibile.198
Questo, si ricorderà, è uno dei principi della filosofia Unix: «Do one thing and do it well!».

…controllo qualità.199
E che a ogni rilascio vengono presentate in toni sensazionalisti come la ‘panacea’ per tutti i problemi del traduttore!

…terze parti.200
Ad esempio l'API del TTK in Open-Tran, Rosetta, Pootle o applicazioni stand-alone come Wordforge e Virtaal.

…importante.201
Fermo restando che la situazione sia molto ‘fluida’ e suscettibile di cambiamenti ed evoluzioni anche radicali nel corso tempo.

…OmegaT202
Un interessante esempio in Qabiria: http://www.qabiria.com/it/blog/33-articoli/236-tradurre-gratis-file-ogni-tipo.html.

… Association203
Citate a proposito dei connettori con cui Okapi, cfr. 4.4.1.

… LanguageTool204
A questo proposito, cfr. la sezione 4.4.3.

…BootCAT205
Per maggiori informazioni: http://bootcat.sslmit.unibo.it

…strumenti stessi.206
Anche se, dal punto di vista ‘storico’, è avvenuto il contrario: alla radice del TTK e di PO4A si colloca proprio l'esigenza di trasferire il flusso di lavoro basato su PO ad ambiti in cui si utilizzavano formati ‘propri’.

…di software207
Nonostante un server Pootle possa essere creato per qualsiasi scopo, questo è ancora una volta decisamente fuori dalla portata del singolo traduttore freelance ed è pensabile solo in ambito aziendale: all'indirizzo http://translate.sourceforge.net/wiki/pootle/live_servers#non-public_pootle_servers è disponibile una lista di organizzazioni che utilizza Pootle per il proprio workflow di localizzazione interno.

… ‘Wordfast Anywhere’,208
Per maggiori informazioni consultare http://www.freetm.com.

…di software209
In questo ambito OmegaT mostra problemi non indifferenti, come la ‘match propagation’, ossia l'incapacità di riconoscere i meccanismi di disambiguazione degli sviluppatori accettando una sola traduzione per tutte le occorrenze di una stringa.

… proprietario210
Ma anche nel SL dove in determinati casi sono diffusi formati non standard con la conseguenza che le informazioni sono sempre ‘visibili’ (es. PO di terminologia, TM in formato SQLite) ma non è possibile l'importazione diretta in altri strumenti di localizzazione.

…nel sovraordinato.211
Senza sovrapposizioni o inversioni: ogni elemento contenuto in un elemento più grande non ha al suo interno alcun altro elemento che non sia contenuto in quello superiore.

…EN-US, ecc.212
L'attributo lang ereditato dallo spazio dei nomi XML è l'unico in tutto il formato TMX a non essere case-sensitive.

…qualsiasi ordine.213
Eccetto <bpt></bpt> che deve essere seguito necessariamente da <ept></ept>.

…strumento CAT/TM.214
Nel caso degli strumenti presentati in questo lavoro questa fase è tanto più necessaria in quanto nessuno di essi supporta nativamente l'SRX.

…un match.215
Cfr. [Pooley e Raya, 2008] sez. Implementation notes.

…generali.216
E per questo la scelta progettuale di alcuni strumenti, come Heartsome o Swordfish, è ricaduta su questa interpretazione. Anche OmegaT, pur non compatibile con SRX direttamente, ripropone questo comportamento nel suo modo di specificare le regole.

 

©inTRAlinea & Diego Beraldin (2013).
Una panoramica sugli strumenti di traduzione assistita
disponibili come software libero
, inTRAlinea Monographs
This work can be freely reproduced under Creative Commons License.
Permalink: http://www.intralinea.org/monographs/beraldin/

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